venerdì 21 gennaio 2011

Sonia Ros

Alterità è la parola chiave: realtà “altra da me”, altra rispetto ai consueti canoni di rappresentazione, ma ben presente nella necessità inconscia di una nuova rappresentazione pittorica. E lo scandaglio cala nel mondo onirico dell’immagine organica, quella appena sotto la pelle dell’apparenza visiva: il mondo altro. Quello di Sonia Ros è un lavoro che segue senza imbarazzi e timori reverenziali le strade della pittura. Le tele permettono un’esperienza spaziale in una dimensione “utopica”, in cui fluttuanti elementi “organici”, quasi reperti pseudo-anatomici, risultano collegati da esili trubicoli: l’assieme disegna immaginifiche“macchine” il cui confine fra organico e artificiale è indistinguibile. Le apparizioni cromatiche sottolineano il racconto fantastico.

M. Martelli

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