venerdì 21 gennaio 2011

Il Traduttore

Egli non è inquadrabile in alcuna tendenza politica o didattica, ma evidenzia un chiaro influsso della civiltà mitteleuropea, la quale non è una dimensione storica, ma un destino. I contorni della Mitteleuropa sono infatti immaginari, come ricordava Milan Kundera, e devono essere ridisegnati al formarsi di ogni nuova situazione storica.

La sua formazione cosmopolita e non convenzionale non deriva dalla scuola pubblica, che egli non ha praticamente frequentato. Anche la laurea in Lingue e Letterature straniere moderne e la autorevole certificazione delle conoscenze linguistiche sono state rispettivamente conseguite presso un prestigioso Istituto Universitario non statale e, tramite il Goethe Institut, presso la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera.- Non sussistono, pertanto, debiti di riconoscenza verso altre Istituzioni.

Oltre a numerosi saggi, De Carlo ha pubblicato le opere di narrativa “Una battaglia per Sacile”, “Le stelle forse non esistono nemmeno”(novembre 1991), “La leggenda del Santo Trovatore”, “Il popolo nascosto” (aprile 2002), “La luna e il pozzo” (marzo 2010). Egli è inoltre autore delle poesie dell’emigrazione (Poènta e scopetòn) , di una monografia sui Principi di Collalto nonché traduttore dal tedesco di fiabe per la gioventù, dell’antico manoscritto frisone “Ura Linda” (aprile 1989), del “Memorandum per Lethbridge” (luglio 2006) dell’Imperatore Carlo I. d’Asburgo, del fondamentale libro di Erich Feigl “Mezzaluna e Croce: Marco d’Aviano e la salvezza d’Europa”, come pure del documentario dello stesso Feigl “Una battaglia per Vienna”. Egli è anche autore delle dediche sulla targa stradale della v. Marco d’Aviano a Conegliano e sul piedistallo del monumento a Vallonto di Fontanelle: “ Seguì la croce senza vantarsi di averla portata”.

Nel 1994 e nel 2000 Nerio de Carlo ha partecipato, quale relatore, ai Convegni internazionali su “I PORCIA” e su “I MINUCCI” organizzati a Vittorio Veneto dal “Circolo Vittoriose di Ricerche Storiche”.- Nel dicembre 2007 egli ha partecipato, quale relatore, al convegno di studi “PETRARCA A MILANO”, patrocinato dalla Provincia e dal Comune di Milano.

Nel luglio 2006 è stata pubblicata la biblica “Canthòn de-e canthòn” (Il Cantico dei Cantici) tradotta in parlata veneta a dimostrazione che questa può esprimere anche i più alti e poetici concetti.
Per la didattica della lingua tedesca egli ha pubblicato “La declinazione degli aggettivi”, “Le preposizioni”, “Le congiunzioni”, “I verbi separabili”.-

La sua collaborazione alle Ricerche sull’archeologia del diritto e delle tradizioni popolari (dirette dal Prof. Louis Carlen dell’Università di Friburgo) consiste nei seguenti contributi in lingua tedesca: “Il ruolo del Monte dei Pegni di Padova”, “Feste sveve in Puglia” (vol. 7), Carnevale in Friuli: contrasti tra autorità religiose e tradizioni popolari” (vol. 8), “Alla ricerca della femminilità perduta in Friuli” (vol. 9).

Per la critica letteraria, storica e artistica sono stati pubblicate le sue opere: 1866 – L’anno delle cicatrici (2007), Andreas Hofer in der deutschen Literatur (Andreas Hofer nella letteratura tedesca, 2008), Das Denkmal des Faschismus (Il monumento del Fascismo, 2010) e Il monumento del regime (2010).

Il suo interesse per la Grande Guerra, combattuta nei pressi del suo paese d’origine e non esente da implicazioni familiari, lo ha portato a realizzare sia i quattro volumi “1918 – l’anno del Piave” aprile 2003), “La battaglia del solstizio” (maggio n2003), “La guerra nelle retrovie del Piave” (settembre 2005) e “Dialettica dell’Armistizio 1918” (aprile 2008), sia il testo del filmato “Sulle orme della Grande Guerra” (2008).

Opere in preparazione: “Ána Catarina” e “Dossier delle villanie ricevute”.

[www.neriodecarlo.blogspot.com]

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