Ringraziamenti


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ritratto eseguito dall'artista Enrico Sereni di Roma
Il fine  di questo sito è culturale e divulgativo non a scopo di lucro.
Ringrazio pertanto i responsabili di “GOOGLE” per avermi dato la possibilità di aprire questo “BLOG”. E un ringraziamento particolare, e sentito, al prof. Nerio de Carlo per avermi concesso la pubblicazione e divulgazione dei suoi scritti, alcuni anche in lingua tedesca.
In alcuni racconti del libro, - “RACCONTI OPITERGINI” -,  che qui andrò a pubblicare, nel “BLOG”,mettendoli a disposizione dei lettori, l’autore ha messo in luce dimensioni dell’esistenza solitamente non espresse e lo ha fatto da disobbediente, come è nella sua natura. Era ovvio che emergessero apprezzamenti e derisioni, contiguità con la natura, meraviglia e sdegno. Per comprendere meglio il messaggio che deriva da queste pagine  è tuttavia utile usare la chiave del mito, usuale in autori con vasta cultura classica.
         E’ così che  durante un piacevole colloquiare all’ora di pranzo mi spiegò  dicendomi:

“Nell’isola di Eea la maga Circe, figlia del Sole, tentò di stregare Ulisse con un potente filtro magico chiamato “ciceone”. Si trattava di una bevanda realizzata con erbe magiche . Ne esisteva però anche una variante più leggera, destinata agli iniziati ai misteri eleusini. L’effetto del sortilegio dipendeva quindi più che altro dalla natura dei bevitori, fermo restando che l’incontro con un dio nasconde sempre un’insidia  e un pericolo latente, come i compagni di Ulisse ebbero a sperimentare con la loro trasformazione in porci.  Ebbene, anche le pagine di un libro possono dipendere dalla natura dei lettori! – Un libro viene infine riscritto ogni volta che un nuovo lettore lo sfoglia, sostenne Luis Borges. Nel nostro caso l’opera dalla suggestiva copertina  si può leggere in una o due serate, ma fa pensare a lungo. “

         Ritengo dunque utile per i giovani e gli studenti ricercare, e perché no anche con l’aiuto degli insegnanti, le topografie, i profili, i reumatismi interiori, gli aspetti esteriori e interiori delle circostanze narrate nei 24 racconti, tanti quanti le ore del giorno. Farei imparare a memoria le ironie, le caricature, gli arcobaleni liberatori, le allusioni, le invettive e le verità contenute in certe raffigurazioni. Indicherei la poesia insita nelle cose e nelle persone nonostante tutto. Ne conseguirebbe un fantastico mosaico certamente arbitrario, ma aderente alle singole personalità dei giovani.
Non può essere diversamente, perché l’autore è di tutti e di nessuno.
Vi ringrazio per l’attenzione e Vi auguro una buona lettura.