martedì 18 giugno 2013

Senza pietà



VOCI AL CUORE
(meditazioni)
Voci di bimbi garrule e velate
di tenerezza tanta, al tramontare,             
ma tanto care.
D’una tenera età, che mai non muore!  
D’ore tanto serene mi parlate ,











(bambini del Brasile)


in questa breve sosta del dolore,
o voci amate!
O caldi sogni pieni di sorriso,
dolci parole che portate al cuore
quei cari giorni, ove ho forse riso
tante, tante ore!
O bei ricordi di quel paradiso
dell’età bella, che lontana vedo,
tepide gocce c’or bagnate il viso
di pianto … credo.

                                  Antonio Borsoi


L’UNIVERSO DELL’UOMO
L’animo
 dell’uomo è
Imperscrutabile:
quando credi di averlo capito
ti trovi
di fronte al nulla come nulla
è la sua vita
di fronte all’eternità.
Ma
È altrettanto grande
Se il suo pensiero
È acceso alla vita
                               Mario Borsoi
























A. CALDART (uomo che affoga la sua volontà di vivere)



CRESCIUTI IN FRETTA
(bambini di strada)


Cresciuti in fretta col morso della fame,
sotto la mano del ladrone
senza mai avere un nome,
in questa società che inghiotte il tempo.
Ma noi, siamo persone?
Cresciuti in fretta mentre nel cielo passa
E si spegne l’ultima cometa.
Siamo affamati di giustizia
E troppo in fretta già dimenticati,
per lasciar posto all’egoismo
di chi ci ha defraudati.















Cresciuti in fretta
Viviamo in questa società,
ai bordi della vita,
senza mai avere un nome,
per diventare di questa umanità
la merce:
gli schiavi del benessere e dell’ipocrisia
venduti:


per raccattar denaro
con la prostituzione!

 


Passa nel cielo un’ultima cometa:
un bimbo nasce già dimenticato,
e muore

nell’attimo di un giorno.
Il baraccone della vita va avanti
con il suo frastuono.

(la più potente
e segreta Banca
d’investimenti
del mondo)








Ma noi non siamo merce.                                          
.Noi siamo persone!

                           









                  Mario Borsoi
                                       
I SILENZI SU SARAJEVO










Silenzio che parla negli occhi
di una donna stuprata,
una madre ripudiata che grida
tra le mura violate dall’odio e dal fuoco.


Silenzio che vive nel vento
che viene dall’EST
che si abbatte e si scuote nel respiro di un vecchio
ammutolito e dagli eventi stordito.



Silenzio che s’avvolge a quel giovane
Corpo di un uomo caduto.










Silenzi agghiaccianti che parlano di cecchini
Appostati tra le rovine di una civiltà
Decaduta.









Odori fumosi di zolfo che vagano
per strade deserte dove
ignari giochi di bimbi diventano lavoro.
Piazze che parlano con rivoli di sangue innocente















Dei giorni di festa trascorsi al mercato,
del ricordo di canzoni lontane
ed oggi di teste giovani dal piombo forate
e sorrette da mani pietose.



















Silenzi di notti stellate lasciati all’addio
nei giorni svaniti
nel lontano ultimo giorno di pace.











Silenzi dell’EST provocati, scordati
da gente nascosta nell’ombra
e protetta nei grandi palazzi.










Silenzio di quel Dio bestemmiato
amato, invocato, rinnegato













e ancora nel volto di bimbi morenti
                     INCHIODATO.

 










Silenzio di quel Dio che tanto ci ha amato.
Silenzi che nel tempo, con l’ipocrisia
I signori della guerra avevano armato.


                                                                    




Mario Borsoi



ALL’OMBRA DELL’IPOCRISIA

Terra di mani tese, di braccia stanche
di palme vuote



.








Terra di labbra chiuse e sorrisi spenti
parole dove il gesto si fa vangelo.













Strade con teste vuote, di cuori spenti
Con pance piene, speranze morte.











Strade di scatole aperte
Di bimbi appesi al collo
E sorretti da braccia stanche.
Strade del cuore.

  
Giorni…
di bimbi ammaestrati, defraudati e picchiati
di giochi mai conosciuti














fatti di sofferenze e d’insulti.

















Giorni…Mesi…Anni…
Mesi di bimbi mai nati,di attimi rinnegati.
Terra di vecchi coperta di malinconia











dove la vita che non capite
credete sia fuggita via.
Angoli di cuori e rifugio di storpi.
Strade di bimbi sporchi di occhi spenti
Di bocche dai mille espedienti.














Vie di cuori indifferenti
dove il vivere in freddi inverni
sembra aver smarrito il calore dei sentimenti.
Strade di mani, giorni, mesi ed anni
vissuti all’ombra degli inganni










Terra di mani tese.
Strade degli animi.



















Battiti dei cuori:
questo è il vivere degli uomini?

                                                     Mario Borsoi

IL FIORE DELLA VITA
   (a Rossana S.)
Strappare un fiore con una carezza
per poi lasciarlo appassire
è per molti



coglierlo con l’animo
per poi farlo vivere
è da pochi.











La vita non è un giardino di plastica
ed ogni fiore strappato
è una vita che muore.

                              

              



 Mario Borsoi

                                 
BAMBINO
Il sole continuerà a bruciare
la tua pelle



un barattolo di Coca- Cola



















disseterà la tua gola











ma il tuo cuore
non sarà dissetato
dalla giustizia …

                    
   












Mario  Borsoi      

IL NOSTRO PASSAGGIO
Come le nubi dopo un temporale
ad uno ad uno
sparsi qua e
ce ne andremo
lasciando di noi
solo un ricordo
vago
del nostro passaggio
della nostra precarietà umana.
Di fronte
a ciò che rimane
eterno













In Dio
noi saremo.
                   Mario Borsoi













I SOGNI INFRANTI

I sogni infranti rotolano giù
dalla montagna dei ricordi
s’inabissano nel mare della vita
alzando onde tumultuose
che lavano
ogni verde speranza.
È allora che l’uomo scopre
la fragilità del suo vivere
preda delle emozioni.






Amando
La grandezza del suo
essere.

                                     Mario Borsoi



Alcuni strumenti indispensabili al benessere della vita
                (Così sostengono coloro che governano il mondo)