-nuove sinergie per l’innovazione e la creatività –
Preferisco il silenzio.
La pittura si respira e va lasciata entrare dagli occhi, a riempirti testa e cuore come un buon bicchiere di vino.
Amo gli artisti di poche parole, e che Dio ci perdoni tutto quello che di inutile si è detto e scritto sull’arte.
Avrà tanto da perdonare.
Ma il ruolo che ricopro e l’occasione di una mostra di giovani artisti costringe a dire:
NELLA NOSTRA SCUOLA SI INSEGNA A RESPIRARE LA PITTURA; NON SI INSEGNA A DIPINGERE.
Non nel significato banale e corrosivo del termine.
Si crea piuttosto un clima; si affinano tecniche e strumenti, si allargano orizzonti culturali, si progetta insieme, si verificano percorsi, rispettando personalità e pulsioni diverse.
Ed infine si aspetta pazientemente che il lavoro, solo il lavoro, dia risultati.
Scuola di pittura è soprattutto “laboratorio”; non solo, ma soprattutto.
Laboratorio di mani e di idee.
Tutto qui.
Da questa scuola non aspettatevi parole o bei concetti da affidare a messaggi sublimali sistemati con disinvolto e supponente pauperismo, tanto snob in luoghi deputati e ben “curati”.
Le noisette vestali della “nouvelle cuisine” dell’arte torceranno il naso.
Già messo in conto.
Da noi non si fa così.
Abbiamo un sentimento forte e non rettorico del fare e la parola bellezza non ci intimidisce; non ci incantano le sussiegose bagatelle, le modeste trovate da gardaland dell’arte, le pensose scoperte del nulla.
È l’occasione, questa mostra, per vedere tante strade, personalità distinte, attenzioni di fare molto diverse, ma accomunate da una sola passione e serenamente disposte al libero gioco di sempre:
io faccio, tu vedi.
MAURIZIO MARTELLI –
Titolare di cattedra di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
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