domenica 15 maggio 2011

Al Liceo Giuseppe Berto di Mogliano: Il bavaglio.

Al Liceo Giuseppe Berto
di Mogliano Veneto il
professore di religione
Andrea Bonesso sarebbe stato
richiamato da alcuni dirigenti in
quanto reo di avere portato in
classe la bandiera di San Marco
e commentato il suo motto “Pax
tibi Marce evangelista meus”. E’
certo che, qualora fosse riscontrata
una veridicità dei fatti, sarebbe
un attentato ai diritti del Popolo
Veneto oltre che al sapere, al diritto
alla conoscenza della storia
e alla libertà di insegnamento.
Una delegazione del Governo
del popolo Veneto capeggiata
dal presidente Albert Gardin con
bandiere del Veneto ha presenziato
davanti al Liceo esprimendo
piena solidarietà al professore
e agli studenti che avevano in
seguito esposto in classe la loro
bandiera, la bandiera dei loro
padri, della Gloriosa Repubblica
Serenissima, della democrazia e
della civiltà. Si auspica che siano
molti gli insegnanti che rompano
la censura imposta dal regime
colonialista italiano nei confronti
della storia e cultura della civiltà
Veneta. Bisognerebbe ricordare
nelle scuole che il Veneto è una
nazione storica, modello di civiltà
e di progresso. Auspichiamo
che simili episodi negli istituti
scolastici non succedano più.
Roberto Momo

Pax Tibi, Marce, Evangelista Meus

Vocabolario on line

pax tibi, Merce, evangelista meus (lat. <>). - Parole che, secondo una leggenda un angelo apparso in sogno a S. Marco, sbarcato in un'isola della laguna Veneta, avrebbe pronunciato quasi a significare che tra la popolazione veneta il Santo avrebbe trovato riposo, venerazione e onore. Sono scritte sul libro del Vangelo tenuto aperto dalla zampa del leone alato, simbolo dell'evangelista, nello stemma della Repubblica di Venezia e costituiscono il motto della città.

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