venerdì 25 giugno 2010

A MIA MADRE

( Collaborazione degli umili )
A MIA MADRE


Quando t’ho vista un giorno nel dolore
Piangendo recitar l’Ave Maria,
tante parole di bontà e di amore
ho letto sul tuo cuore o madre mia.

E ancor ti vedo, mamma, ancor ti sento
Venirmi appresso come quella sera,
mesta parlarmi del tuo gran tormento
con voce ch’era tutta di preghiera.

Venirmi appresso come un’ala bianca,
poi lieve, lieve come una carezza
lenta posare la tua mano stanca
sul volto mio con tanta tenerezza.

E ancor ti vedo con quel tuo rosario
Pregare sempre come ‘na beata,
perché più dolce fosse il suo calvario,
o mamma tanto cara, o mamma amata.

Antonio Borsoi

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